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Umbria: Legge regionale sull'energia approvata a settembre

Umbria: Legge regionale sull'energia approvata a settembre

2025-08-20

"Secondo le ultime notizie di Terna, la costruzione di centrali elettriche ad energia rinnovabile è fortemente in ritardo, frutto di anni di inattività politica.Riempiremo questo vuoto attraverso interventi strutturali per fermare la diffusione della desertificazione economica e sociale e quindi aumentare la competitività delle impreseQuesta legge è cruciale per il futuro energetico dell'Umbria".

Il consigliere regionale per l'ambiente e l'energia Thomas De Luca ha commentato i dati raccolti da Italia Solare sugli impianti fotovoltaici nella prima metà di quest'anno.

Nel mese di giugno, la capacità nominale installata delle centrali elettriche a energia rinnovabile in Umbria è scesa di 80 MW rispetto all'obiettivo a medio termine di 354 MW fissato da un decreto ministeriale."Questi dati ci spingono a ribadire la necessità di approvare questa legge prima di settembre"De Luca ha aggiunto.

Il consigliere ha affermato che la riduzione del 20% del numero di impianti è dovuta ai progetti delle piccole e medie imprese.In particolare, le aziende che non sono in grado di realizzare un'attività di investimento in un'area in cui la loro attività è in pericolo, preferiscono non farlo perché "non hanno le risorse per correre il rischio di un investimento messo a repentaglio da un quadro normativo che non è adeguato"., per non dire altro, pazza".

"Oggi, solo i progetti su larga scala proposti da gruppi dotati di risorse finanziarie per costringere le autorità locali ad agire sono in corso, con conseguenze incalcolabili.Abbiamo la responsabilità di fornire un quadro chiaro, chiarendo dove è possibile costruire impianti nel minor tempo possibile e al minor costo, e dove non è possibile", ha insistito il consigliere.

Anche il consigliere De Luca ha incolpato il governo: "Il ministro Piketto Frattin ha annunciato che avremmo un nuovo decreto entro luglio, prima delle vacanze,ma non c' è ancora alcun segno che il governo si conformi alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale del LazioÈ importante notare che la sentenza prevede 60 giorni fino a metà maggio. Speriamo che arrivi prima di Natale, e lo organizzeremo da soli".

Nel luglio il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato la "Legge sulle misure urgenti per la transizione energetica e la protezione del paesaggio umbro", nota anche come "Legge sulle aree idonee." La legge sostiene la costruzione di piccole e medie centrali distribuite, definisce le Comunità di energie rinnovabili (CER) come la pietra angolare di questo sistema e dichiara come area idonea qualsiasi area designata per le CER.

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Umbria: Legge regionale sull'energia approvata a settembre

Umbria: Legge regionale sull'energia approvata a settembre

"Secondo le ultime notizie di Terna, la costruzione di centrali elettriche ad energia rinnovabile è fortemente in ritardo, frutto di anni di inattività politica.Riempiremo questo vuoto attraverso interventi strutturali per fermare la diffusione della desertificazione economica e sociale e quindi aumentare la competitività delle impreseQuesta legge è cruciale per il futuro energetico dell'Umbria".

Il consigliere regionale per l'ambiente e l'energia Thomas De Luca ha commentato i dati raccolti da Italia Solare sugli impianti fotovoltaici nella prima metà di quest'anno.

Nel mese di giugno, la capacità nominale installata delle centrali elettriche a energia rinnovabile in Umbria è scesa di 80 MW rispetto all'obiettivo a medio termine di 354 MW fissato da un decreto ministeriale."Questi dati ci spingono a ribadire la necessità di approvare questa legge prima di settembre"De Luca ha aggiunto.

Il consigliere ha affermato che la riduzione del 20% del numero di impianti è dovuta ai progetti delle piccole e medie imprese.In particolare, le aziende che non sono in grado di realizzare un'attività di investimento in un'area in cui la loro attività è in pericolo, preferiscono non farlo perché "non hanno le risorse per correre il rischio di un investimento messo a repentaglio da un quadro normativo che non è adeguato"., per non dire altro, pazza".

"Oggi, solo i progetti su larga scala proposti da gruppi dotati di risorse finanziarie per costringere le autorità locali ad agire sono in corso, con conseguenze incalcolabili.Abbiamo la responsabilità di fornire un quadro chiaro, chiarendo dove è possibile costruire impianti nel minor tempo possibile e al minor costo, e dove non è possibile", ha insistito il consigliere.

Anche il consigliere De Luca ha incolpato il governo: "Il ministro Piketto Frattin ha annunciato che avremmo un nuovo decreto entro luglio, prima delle vacanze,ma non c' è ancora alcun segno che il governo si conformi alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale del LazioÈ importante notare che la sentenza prevede 60 giorni fino a metà maggio. Speriamo che arrivi prima di Natale, e lo organizzeremo da soli".

Nel luglio il Consiglio regionale dell'Umbria ha approvato la "Legge sulle misure urgenti per la transizione energetica e la protezione del paesaggio umbro", nota anche come "Legge sulle aree idonee." La legge sostiene la costruzione di piccole e medie centrali distribuite, definisce le Comunità di energie rinnovabili (CER) come la pietra angolare di questo sistema e dichiara come area idonea qualsiasi area designata per le CER.